Ore 7.30 Oggi chiuderanno i contratti mensili sulle opzioni. Alle 9.02 le Mibo, alle 12.00 le Stoxx, alle 13,00 le Dax e nel pomeriggio le opzioni su S&P. Sarà senz'altro una chiusura con il botto, in particolar modo per gli indici americani che, giorno dopo giorno hanno collezionato massimi su massimi. A conferma abbiamo un sensibile aumento della componente future su tutti quanti i sottostanti. Ovviamente in funzione di ricopertura viste le numerose posizioni call che, per questa scadenza sono diventate itm. Iniziamo da oggi ad osservare la scadenza 21 Febbraio dove, probabilmente, molti operatori presi in contropiede hanno rollato posizioni in difficoltà. Su S&p, oltre all'aumento del future è vistosa la crescita di put dietro al prezzo e su molti strike. Di contro gli operatori hanno preferito alleggerire parte delle call a strike 3300 preferendo spostarle a strike 3320. Si iniziano però a vedere put su strike Itm e queste sono molto spesso anticipatrici di aumenti di volatilità implicita. Sulle Mibo importante aumento di call a strike 24000 con ben 1360 pezzi entrati ieri. Sullo Stoxx identico viene confermato l'identico terreno di gioco con put a strike 3675 e numerose nuove call a partire da strike 3825. Infine il Dax che vede il continuo rinforzo di call a strike 13500. Come dicevamo ieri posizionamenti molto diversi tra america ed europa, con maggior spinta e vigore della prima e con segnali di debolezza sulla seconda. Staremo a vedere, dopo le chiusure di Gennaio, se verranno alleggeriti i future per le ovvie prese di profitto oppure tenderanno ad aumentare e fornire nuovo vigore ai prezzi. ORE 9.25
Volumi di apertura e range di oscillazione prezzati dal market delle opzioni. Volatilità implicite ancora in calo. Ad un giorno dalle scadenze tecniche di gennaio andiamo a vedere quali sono gli ultimi aggiustamenti di portafoglio degli operatori sulla chain delle opzioni. Oramai è evidente da giorni la divergenza dei future tra i sottostanti europei ed i sottostanti americani. Quando salgono i contratti sugli europei diminuiscono sul Cme e viceversa quando aumentano sul Cme diminuiscono su Eurex e Mibo. Anche oggi notiamo appunto che, a fronte di un momento di stanca dei prezzi, su Eurex e Mibo i contratti future sono sensibilmente diminuiti. Al contrario sul Cme, al contatto di area 3300, dove insistono circa il 70% di call a mercato, gli operatori hanno di fatto aumentato le loro posizioni con i future. Sulla componente opzioni le movimentazioni appaiono piuttosto simili e tutte improntante alla chiusura di call sopra i prezzi ed apertura di put sotto i prezzi. La strategia che ne risulta è univocamente rialzista, con la differenza che sul mercato americano, la presenza di future rende più incisivo il movimento. Vedremo se domani faranno una chiusura con il botto oppure i prezzi rientreranno all'interno della distribuzione. Più tardi daremo un'occhiata alla scadenza madre, la trimestrale di marzo. Questi sono i posizionamenti delle ultime due settimane di borsa su Eurex e Mibo sulla chain di marzo. Sulle Mibo trattate solo le put sul solo strike otm 21000, per il resto il mercato è veramente poco movimentato. Sullo Stoxx forti ingressi sul lato put a strike 3600 e 3700 e primo livello di call importante a strike 3900. Stessa cosa sul Dax dove le put la fanno da padrone con importanti aumentati a partire da strike 13200. Prime call in area 13600 ed in numero maggiore a strike 14000. Anche su marzo l'impostazione è tecnicamente una strategia lateral rialzista dove il maggior rischio è stato messo sul lato put lasciando libero il prezzo di muoversi all'interno di un range reso ampio dalla distanza del prezzo spot dalle prime call messe a mercato. Ore 9.30
Volumi di apertura e range di volatilità prezzati dal mercato. ORE 8,00 Movimentazioni dei contratti piuttosto contrastante tra i mercati europei ed americani. Teoricamente sembrano più improntati al rialzo eurex e idem mentre ci potrebbe stare una prima presa di beneficio su Cme. Su tutti i mercati europei netto aumento di future e di put dietro al prezzo. Su Dax e Fib si assiste anche ad una chiusura di posizioni call poste su strike vicini al prezzo spot. Sullo Stoxx, oltre al notevole aumento di future e put si assiste invece ad un aumento di call a strike 3825 e 3850. Al contrario su S&P è tangibile la diminuzione della pressione dei future che ieri ha fatto segnare il numero minimo di contratti. Questo conferma che molti attori del mercato stanno chiudendo parzialmente le posizioni sfruttando situazioni di massimo relativo. Contestualmente sono aumentate call a strike 3300 e 3370 e chiuse parzialmente put a strike 3260. ORE 9.30
Livelli e volumi di apertura. Crollo delle volatilità implicite rispetto a ieri. Ore 12 Movimentazione dei contratti. Ancora nessun segnale che possa far pensare ad imminenti ribassi o prese di profitto da parte degli operatori. A parte il Dax, su tutti gli altri sottostanti la componente future è di nuovo aumentata a fronte dei nuovi massimi della giornata di ieri che hanno messo nuovamente in difficoltà la componente future. Nello specifico leggiamo comunque che le Put dietro al prezzo ed a sostegno del trend sono le preferite dagli operatori mentre le call, o vengono chiuse o non vengono affatto trattate se non come, come su S&p, a strike 3370, ovvero piuttosto otm. Livelli di prezzo e volumi della prima parte della giornata. ORE 8.00 Nonostante la chiusura di molti contratti future sui massimi ancora non si intravede nessun segnale di inversione o debolezza. Apertura di put dietro al prezzo, chiusura di call a strike atm ed otm. In alcuni casi, come nel dax dove sono entrati 4515 contratti call itm a strike 13100 e, come sulle Mibo, dove non si intravedono aperture di contratti call ormai da qualche giorno. ORE 9.30
Volumi di apertura e range di volatilità. Ore 8.00 Movimentazioni dei contratti future ed opzioni. Su S&p, a fronte di nuovi massimi assoluti, si registra un lieve calo della componente future. Questo già di per sè potrebbe essere un segnale del poco interesse che hanno gli operatori a rimanere in posizione preferendo aprire e chiudere in giornata i contratti. Di contro, sul fronte opzioni sono nette e significative le chiusure di posizioni call a strike 3300 e 3320 e l'apertura di put a sostegno del forte trend. Quindi, anche se sul mercato i future hanno dato un primo segnale di stanca, sulla componente opzioni invece gli operatori temono ancora nuovi rialzi. Sul Dax, a fronte della diminuzione della componente future si assiste ad un forte incremento di call, ed in misura minore di put, su un unico strike, il 13500. Sullo Stoxx, identica diminuzione dei future degli altri sottostanti ed ulteriore apertura di call 3800 e put 3675. Infine sulle Mibo aumentano sensibilmente i contratti future rimasti a mercato per la prevedibile copertura delle numerose call a strike 24000. Sul mercato delle opzioni l'unico movimento di rilievo è la chiusura di ben 1158 contratti call 24000. Leggendo i numeri appare evidente che gli operatori stanno scontando previsioni di nuovi massimi, ma con una forza relativa maggiore su S&P e Mib rispetto a Dax e Stoxx. Vedremo dopo le aperture come e dove posizioneranno la propria area di interesse gli operatori. ORE 9.30
Volumi di apertura, volatilità e range prezzati dal mercato per oggi. Ore 8,00 Prima di procedere alla consueta lettura delle movimentazioni di denaro e contratti sui mercati finanziari è necessario fare il punto della situazione utilizzando il Market Navigator. Questo specchietto ci visualizza con estrema semplicità le aree di prezzo dove con molta probabilità ci saranno aumenti di volatilità implicita delle opzioni e movimentazione dei prezzi dovuta a squeeze e ricoperture. Normalmente le aree di eccesso di ipercomprato e ipervenduto vengono identificate ai margini della ripartizione e coincidono statisticamente al raggiungimento, da parte del mercato, del 70/80% di posizionamenti pregressi in opzioni diventati In The Money. In questo particolare momento storico, a fronte di questa salita infinita dei prezzi non possiamo non notare che, rispetto al precedente mese, gli operatori hanno nuovamente alzato l'asticella del rischio spostando gli equilibri dei portafogli ancora più in alto. Ricapitolando, possiamo affermare che, in virtù delle letture degli open interest delle chain delle opzioni, le aree di ipercomprato si trovano a 24500 sulle Mibo, a 13800 sul Dax, a 3850 su Stoxx ed a 3300 su S&p. Vedremo se, con l'avvicinarsi dei prezzi a questi strike, gli operatori inizieranno a togliere o aumentare rischio con future ed opzioni, e permetterci di imbastire una operatività coerente. Passiamo alle movimentazioni sul mercato dei derivati dopo la incredibile giornata di ieri che ha permesso ad S&p di farsi 80 punti al rialzo senza mai fiatare. Su S&P aumento importante dei future necessari alla copertura delle opzioni call itm e di conseguenza aumento di put a strike 3260. Chiusura di call a strike 3300 ed apertura di nuove posizioni a strike 3330. Sulle Mibo future stabili, rollaggio di put da strike 23000 a strike 23500 e chiusura di call a strike 23500. Su Dax nessun cambiato della componente future ma chiusura di call a strike 13250 e 13500 ed importante aumento, sempre di call, a strike 13750. Infine Stoxx dove i future sono in diminuzioni ma contemporaneamente aumentano tantissime call ITM a strike 3625. Chiusura di call a strike 3750 e 3800 con apertura di put a 3700. ORE 9.20
Volatilità implicite e range di tolleranza prezzati dal mercato Ore 7.30 Movimentazioni dei contratti sulle varie borse piuttosto disomogenei e contrastanti. Su S&p terzo giorno contraddistinto da diminuzione dei contratti future. Sul fronte opzioni veramente poche movimentazioni. Nuove put a strike 3220 e chiusura di qualche call a strike 3250 e 3290. Apertura significativa di nuovi contratti call a strike 3370 e 3400. Sullo Stoxx invece lieve aumento dei contratti future e chiusura di tantissime posizioni put a partire da strike profondamente otm fino a strike atm. Chiusura anche di 16106 call a strike 3750 ed apertura di put su questo strike. Sul Dax aumentano di poco i contratti future ed aumentano di 5056 contratti anche le put a strike 13000. Nuove call a partire da strike 13250 fino a strike 13500. Infine le Mibo dove i future sono in lievissimo calo ma al contempo si assiste alla chiusura di call a strike 24000 e 23000 ed alla apertura di 792 contratti put a strike 23500. ORE 11.00
Volumi e range di volatilità. Ore 8.10 Su tutti i sottostanti è evidente il calo di contratti future in corrispondenza dei massimi relativi della giornata di ieri. Di contro sul mercato delle opzioni si notano alcune divergenze. Mentre su Stoxx e Mibo appare evidente la chiusura di call e l'apertura di nuove put a sostegno del trend, su Dax e S&p, al contrario, si assiste ad aumenti della componente call. Solitamente quando, su nuovi massimi relativi avviene la contemporanea chiusura dei contratti future e l'ingresso di nuove posizioni call, potremmo essere arrivati ad un momento di stanca del trend. Visto e considerato che i segnali non sono però univoci su tutti i mercati, è consigliabile la massima prudenza. ORE 9.25
Volatilità implicite in netta diminuzione in particolare su Mibo e Stoxx. Ecco i livelli di tolleranza prezzati per oggi ed i volumi di apertura. ORE 8.00 Queste sono le movimentazioni dei contratti dopo i venti di guerra americani. Su S&P future in netta diminuzione e open interest sulla chain delle opzioni in sensibile aumento. Nuove put a strike 3100 e 3130 e nuove call a strike 3270, 3300 e 3350. Mercato lasciato libero di muoversi all'interno di questi strike. Sullo Stoxx diminuzione di future e aumento di put a strike 3725 e 3700 e di call a 3825 e 3850 con chiusura di posizioni a 3750. Sulle Mibo invece netto aumento di future e poche movimentazioni di open interest sulla chain delle opzioin. Chiusura di put a strike 23500 e timide aperture di call a 24000 e di put a 23000. Infine il Dax che come il Fib vede aumentare la componente future e sul lato opzioni vede aumentare anche i contratti di call a strike 13200 e 13250. Di put sono una piccola quantità le vediamo aumentare a strike 12500. ORE 9.30
Volumi di apertura e range di tolleranza prezzati dal mercato. Da notare che sui mercati europei la volatilità implicita è aumentata di circa 3/4 punti. |
Bruno NappiniOpzioni e future Archivi
Settembre 2020
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