ORE 7.30 La giornata di ieri, caratterizzata da forti oscillazioni dei prezzi ha visto scambiare volumi importanti sia sui futures che soprattutto sulle chain delle opzioni. Tutti i sottostanti hanno visto l'ennesimo incremento della componente future. D'altronde non poteva essere altrimenti vista la necessità di copertura delle numerose call che sono diventate itm. Si sta quindi avvicinando, per gli indice, l'area di ipercomprato che corrisponde all'incirca al 70/80% della funzione di ripartizione visualizzata nei post precedenti ma che sintetizzerò anche qui: Fib area 23000, Dax area 13000, Stoxx area 3650 e S&p area 3100. Sul lato opzioni le movimentazioni principali sono avvenute quasi tutte sul lato put con notevole aumento di contratti a supporto di questa nuova fiammata rialzista. Sul lato call invece si leggono alcune chiusure di contratti atm ed aperture di nuovi contratti agli estremi della ripartizione. Sotto i due screen semplificati della funzione di ripartizione e delle varie aree di neutralità, ipercomprato ed ipervenduto e degli MMP, ovvero i Market Money Positions. Ovvero i livelli di prezzo che, avendo molti contratti a mercato e quindi interessi contrapposti, daranno luogo a rapide reazioni dei prezzi. ORE 9.30 Livelli di tolleranza prezzati dal market maker, volumi di apertura e range di oscillazione Ore 16.30
Volumi di chiusura, distribuzione dei prezzi e foot print del Dax. Come ieri i prezzi di Dax e Stoxx hanno toccato il livello di confidenza calcolato stamattina ed hanno prontamente reagito. Ore 7.30 Giornata ricca di news che potrebbero dare luogo ad accelerazioni dei mercati. Vediamo come si sono preparati i mercati e dove hanno lasciato più spazio al rischio. Sulle Mibo la componente future è in costante aumento e sul lato opzioni si assiste a movimentazioni consistenti di put con chiusure a strike 22250 ed apertura a strike 22500 insieme a 556 nuove posizioni di call. Sul Dax i future sono in sostanziale equilibrio ma la componente put a partire da strike 12950 è in forte aumento seguita dalla chiusura di call a strike 12900 e 13100 con nuove aperture al di sopra di 13150. Anche sullo Stoxx i future sono sulla parità mentre nel comparto opzioni si assiste alla chiusura di put 3550 e 3500 ed alla apertura di nuovi contratti a strike 3625. Di contro, oltre a nuovi contratti call a strike 3700 si registra l'aumento di 8000 nuovi contratti put itm e call otm a strike 3700. Posizionamenti del genere vengono spesso fatti quando ci si aspettano forti movimenti direzionali ed aumento di volatilità implicita che condiziona la pendenza degli skew. Infine S&P 500 dove la componente future fa un nuovo record di periodo per quantità di contratti lasciati a mercato e sul fronte opzioni vede aumentare le put a partire da strike 2950 e le call a partire da strike 3040 e poi 3100.All'interno di questi 150 punti di spazio si assiste alla chiusura diffusa di put sotto al prezzo e di call sopra al prezzo. Tecnicamente è un mercato particolarmente tirato dove la componente future la fa da padrona e continua a dare impulsi rialzisti soprattutto in funzione di copertura delle tantissime call che sono diventate itm, ma che comunque inizia ad avere timori riducendo o rollando gran parte delle put a sostegno del trend che dura ormai da oltre quindici giorni. Vedremo oggi in questa giornata dalle grandi aspettative come si muoveranno i prezzi e come si muoveranno gli operatori dello specialistico mercato delle opzioni. ORE 9.20 Range di volatilità, livelli di prezzo e volumi di apertura. ORE 16.10
Volumi e distribuzioni. Sullo spike ribassista gli indici europei hanno testato il primo livello di prezzo del mercato. Il Fib ci è rimasto sotto mentre Dax e Stoxx, appena toccato, hanno ripreso impulso. Volumi esagerati sulle chain delle opzioni. Più tardi è l'ora della Fed. Ore 7.40 Nuovi massimi di tutti i principali indici sono coincisi con nuovi aumenti di future a copertura delle posizioni in sofferenza sul lato call. Sulle Mibo aumento della componente future arrivata a 128.898 contratti ed aumento anche dei contratti call a 23250 e 24500. Da segnalare anche 79 call itm a strike 22000. S&p500 vede un balzo in avanti di contratti future arrivati alla cifra record di 2.508.341 contratti rimasti a mercato. Come sulle mibo si assiste ad un aumento di call a strike 3100 ed all'apertura di nuovi contratti call itm a strike 2850. Sul Dax, oltre all'aumento di future si assiste ad un aumento di call a strike 13200 e di put a strike 12950. Infine lo Stoxx che marca il supporto a 3625 con nuovi ingressi di put e call e la resistenza di call a strike 3825. All'interno dei 200 punti di range ci sono state pochissime contrattazioni lasciando intendere che di spazio teoricamente ce n'è ancora tanto. Riassumendo la lettura volumetrica effettuata alla chiusura di ieri dobbiamo confermare che le distribuzioni bimodali, che sembravano apertura e chiusura di posizioni giornaliere, sono invece aree dove i volumi si sono concretizzati in contratti rimasti a mercato e quindi la loro valenza è massima. Le rotture, al ribasso o al rialzo, dei picchi volumetrici di ieri potrebbe innescare veloci movimenti direzionali. ORE 9,20 Volumi di apertura, range di volatilità e livelli di prezzo. ORE 16.40
Volumi di chiusura e distribuzioni. Mercato molto forte che ha lavorato all'interno dell'area di vuoto volumetrico della distribuzione bimodale di ieri. ORE 7,45 Queste le movimentazioni di contratti avvenute nell'ultimo giorno di contrattazione. Sulle Mibo aumento di contratti future a copertura presumibilmente della componente call. Anomala chiusura di 500 put a strike 21500. Controllando invece le movimentazioni su Dicembre le movimentazioni delle put sono in aumento sia a strike 21000 che 22000. Sul Dax diminuzione dei future, apertura di numerose posizioni di put a strike 12700 fino a 12500 e chiusura di posizioni call a strike 12900 e 13100. Stessa cosa su Stoxx50 dove, a fronte della diminuzione dei future si assiste ad un netto incremeto di put a strike 3600, 3500 e 3450 ed alla apertura di un fronte di call a partire da strike 3700. Infine S&p dove la componente future è ai massimi di periodo, le put sono in aumento sugli strike 3010 e 2990 mentre sono state chiuse quantità di call su strike 3000, 3030 e 3060. Il quadro di fondo del mercato azionario rimane comunque con un sentiment lateral rialzista e la strategia di mercato è molto simile ad una short put. In attesa dell'apertura andiamo a vedere come e dove è stato posizionato il rischio da parte degli operatori nelle ultime due settimane di borsa.. Pur essendo la ripartizione totale arrivata ad avere oltre il 50/60% di call itm, se andiamo a vedere le movimentazioni delle ultime due settimane, non possiamo non notare la situazione di equilibrio e di ancora spazio per ulteriori salite di tutti gli indici azionari. Su S&p i prezzi si trovano proprio ai margini del lato put e le prime estensioni sul lato call le visualizziamo a 3100 e l'area di eccesso a 3200 Stessa cosa su Stoxx dove i prezzi sono assolutamente appoggiati alle put 3600 ed il primo strike di call lo troviamo a 3700 con area di eccesso a 3775.. Sul Dax invece i prezzi stanno iniziando a lavorare il primo livello di call posto a 12900 ed area di eccesso a 13200. Infine le Mibo con i prezzi future appoggiati alle put 22500 e le prime call a 23000 e l'area di eccesso a 23500. ORE 9,20 Volatilità, range e volumi di apertura. Ore 16.50 Volumi di chiusura e profili di distribuzione. Tanti volumi scambiati sulle opzioni degli indici azionari. Le call sembrano averla fatta da padrone sia su Dax, Fib ed S&p, mentre sullo Stoxx ci sono stati molti scambi anche sul lato put a partire da strike 3600. Invece le distribuzioni volumetriche dei future, pur non avendo toccato i livelli di tolleranza prezzati dal market maker, hanno un profilo bimodale. Vedremo a borsa chiusa, se sul poc in alto, i volumi sono stati scambiati per chiudere contratti a mercato oppure per rinforzare la già alta componente future, usata a copertura delle call itm. ORE 7,40 Mercati ancora ben impostati e che neppure sul fronte dei contratti a mercato sembrano voler cambiare passo. Su tutti i sottostanti è evidente il continuo aumento di future ogni volta che vengono toccati ed oltrepassati determinati livelli di prezzo sui quali insistono importanti quantità di contratti in opzioni. A questo aumento di future corrisponde anche una crescita di put atm ed otm e la chiusura di call. Solo una diminuzione di future su un bottom di prezzo potrebbe far cambiare direzione ai prezzi, ma fino a che su ogni rottura al rialzo, gli operatori rimangono a mercato ed aumentano le quantità dei contratti sarà più facile aggiornare i massimi che non il contrario. Sul Bund, il cui contratto scade oggi, invece avviene l'esatto contrario essendo il future schiacciato sull'area ribassista della ripartizione. ORE 9,30 Range di Volatilità, volumi e livelli di prezzo. Volatilità implicite ancora in calo e range sempre più stretti. Per il momento pochi volumi e quasi tutti sul lato put. ORE 16.20
Volumi, distribuzioni e livelli di interesse. Nonostante i prezzi siano rimasti piuttosto fermi nei pressi del poc dei giorni precedenti, sul mercato delle opzioni ci sono stati forti scambi volumetrici quasi esclusivamente sul lato put. Alla chiusura conteggeremo tutti i contratti realmente rimasti a mercato per comprendere dove gli operatori stanno mettendo il denaro ed il rischio. ORE 7.30 Oggi importanti appuntamenti per i mercati finanziari, primo fra tutti le dichiarazioni sulla politica monetaria della Bce e successivamente la conferenza stampa di Mario Draghi. Vediamo come si stanno preparando gli operatori a queste news che potrebbero fare da detonatore ad importanti escursioni di prezzo. Su tutti i sottostanti, all'infuori dello Stoxx, la componente Future è nettamente aumentata in prossimità di alte posizioni itm sul lato call. Di per sè questo aumento di contratti future non può che segnalare che la volatilità è destinata ad aumentare. In tutti i casi la strategia disegnata dal mercato è la stessa che va avanti ormai da una decina di giorni. Spostano il rischio sul lato call, all'occorrenza coprono con i future gli strike interessati, ma rimangono comunque guardinghi sul lato put lavorandolo con poca convinzione. E' una situazione piuttosto "liquida" dove le maggiori probabilità sono lateral rialziste ma che comunque lascia spazio anche possibili cambi di direzione e passo. Sulle Mibo, oltre ai future si nota un aumento di posizioni call e put a strike 22250 e 22500 ed in fine 124 nuove call sull'area di resistenza rappresentata dallo strike 23000. Sul Dax, netto aumento di future, chiusura di call a strike 12650 e 12800 ed apertura di nuovi contratti put a strike 12500 e 12400 ed infine nuovi contratti call itm a strike 12700 ed otm a strike 12900/13100. Sullo Stoxx novembre invece si assiste a chiusure di future e chiusure di call a strike 3550 e 3600. Apertura di put a 3575 e 3600 e ben 17378 call a strike 3800. Su S&p netto aumento dei future e chiusura diffusa di call a strike 3070 e 3110 con nuove aperture a strike 3120 ed infine 3200. Infine il Bund che vede di nuovo aumentare la componente put a sostegno del supporto ed a partire dallo strike 170.5. ORE 9,30 Volumi di apertura, range prezzati e livelli di volatilità. ORE 7.44 Queste le movimentazioni avvenute su future ed opzioni. Da una prima lettura la situazione è piuttosto "liquida". Tutti i sottostanti si trovano alle prese di importanti livelli, di resistenza sull'azionario e di supporto sull'obbligazionario, che coincidono mediamente al 60% dei posizionamenti a rischio sul mercato. Ricordo che quando il mercato si trova a ridosso di questi posizionamenti tende sempre o ad accellerare verso i margini della ripartizione oppure a rientrare all'interno del punto di equilibrio. Sulle Mibo per il terzo giorno consecutivo si assiste ad un aumento di contratti future. Contemporaneamente aumento di 752 contratti le call a strike 22500. Sul Dax i future invece sono in diminuzione ormai da quattro sedute e sul comparto opzioni si assiste ad un aumento di put ed alla chiusura di call a strike 12700. Di contro su strike 12900 e 13100 l'aumento di call è evidente. Sullo Stoxx i future sono pressochhè invariati mentre sulle opzioni si segnalano chiusure diffuse sul lato put a partire da 3475 e sul lato call a 3600. Nuovi blocchi di call e put insime tra 3500 e 3550 ed aumenti di put a strike 3200 e di call a strike 3725. Su S&p i future sono in aumento mentre la componente in opzione assiste alla chiusura di posizioni put e call ai lati del prezzo e ad un aumento importante sul lato call a strike 3120 e 3200. Sul lato put non si segnalano ingressi. Infine il Bund 25 Ottobre continua nella chiusura di posizioni atm ed itm di put rollandole, come si vede dal grafico, sulla scadenza 22 novembre. ORE 9.30 Volatilità, range e volumi. Volatilità implicite otm decisamente in calo nonostante l'apertura in deciso lap down degli azionari. ORE 17.30
Volumi di chiusura e distribuzioni. Vicino al primo livello prezzato dal mercato il Dax, un pò più indietro gli altri. Sulle opzioni il lavoro è stato veramente tanto, domani parla Draghi e molti operatori hanno già preso posto. Ore 7,20 Le movimentazioni di ieri ci rimandano ancora un quadro parzialmente lateral rialzista sul comparto azionario. Sulle Mibo ancora aumento di contratti sul future a ridosso di una importante area di prezzo ed aumento di contratti call a strike 23000 e di put a strike 22000. Sul Dax lieve flessione di contratti future ma conferma di area di prezzo data dall'aumento di open interest di put a strike 12700 e di call 13000. Sullo Stoxx netta flessione dei future, chiusura di call a 3650 e 3700 ed apertura di 27662 contratti a strike 3725. S&p invece vede aumentare le call a strike 2840 e 2980 ma vede chiudere diversi contratti di call a strike 3010 e 3040. Nuove apertura invece a partire da 3030 fubi a 3100. Infine il Bund che scadrà fra tre giorni e che vede chiudere gran parte delle put itm da 174.0 a 170.0, ed aprire l'ultimo baluardo di put a mò di supporto a strike 169.50 con ben 17805 nuovi contratti. ORE 9,30
Volumi di apertura, livelli di volatilità e range. Ore 7.50
Queste le movimentazione dei contratti di future ed opzioni sui principali mercati. Su tutti i sottostanti sensibile diminuzione di open interest sulla componente future. Su Mibo e Stoxx aumento di put dietro al prezzo ed apertura di contratti call otm a disegnare il probabile campo di battaglia. Su Mibo tra 22000 e 23500 e su Stoxx tra 3550 e 3650. Sul Dax apertura di put a strike otm e chiusura di 1544 contratti sullo strike 12400. Imponente colonna di 3846 nuovi contratti sulle call strike 12900. Su S&p 1239 nuovi contratti put a strike 2950 ed aumento della componente call a scalare da strike 3050, poi 3100 ed infine 3200. Bund che denota ancora debolezza con chiusura di contratti put a strike 170.5 e 169.00 ed apertura a strike 170.0 e 169.5. Aumento diffuso di call a partire da strike 172.0. Mercato sfuggente che che si presta a varie interpretazioni ma che fondamentalmente sembra ancora puntare per un certo vigore sull'azionario e debolezza sull'obbligazionario tedesco. ORE 7,30 Oggi giornata di chiusure mensile del mercato delle opzioni. Sulla scadenza ottobre i giochi sono ormai fatti, passiamo quindi ad esaminare le movimentazioni effettuate sulla scadenza Novembre. Su tutti i sottostanti, arrivati nelle aree di ai margini dell'eccesso segnalate ieri, sono aumentati gli open interest sul future. Sulle Mibo aumento di put a strike 22000 e di call a strike 23000. Sarà questo il probabile terreno di battaglia per il prossimo mese. Sullo Stoxx posizionamenti in straddle a 3600, e call a 3675/3700, Sul Dax aumento di contratti put sugli strike 12300 e 12600 e di call sugli strike 12900 e 13200. S&p vede aprire call itm a strike 2850 e put a strike 2950. Di contro si assiste all'apertura di contratti call a partire dalla strike 3050. Bund che marca il terreno di scontro con put a strike 170.5 e put a strike 172.5. ORE 9.30 Volumi di apertura, livelli di rischio prezzati dal mercato e distribuzioni. ORE 17.00
Volumi di chiusura e distribuzioni. Come spesso succede nella giornata delle scadenze il mercato si è mosso in uno strettissimo trading range all'interno del quale, nel mercato delle opzioni, hanno movimentato quantità notevoli sia di put che di call. Sabato passa la parola al parlamento inglese. Vedremo lunedì come si presenteranno i mercati e dove avranno messo o tolto il loro rischio gli operatori. |
Bruno NappiniOpzioni e future Archivi
Settembre 2020
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