ORE 7.50 Ecco le movimentazioni di contratti della settimana passata. A parte le Mibo, dove, anche se con numero piccoli, è stato tolto rischio sugli strike atm e sulle put otm, sugli altri sottostanti non si intravedono segnali di debolezza. Partiamo quindi con il Dax che vede aumentare lievemente la componente future e le put a strike 13300 e le call a strike 13600. Sullo Stoxx, a fronte delle diminuzioni di contratti future, corrisponde la chiusura di contratti call a strike 3750 e 3850 con vistoso aumento della componente put a strike 3700. Sulle Mibo, come abbiamo anticipato, si assiste alla chiusura di put a strike otm ed alla timida apertura di call a strike 24500. Si tratta comunque di numeri veramente piccoli e che non fanno fede agli scambi volumetrici avvenuti il giorno 23. Su S&p continua ancora il sentiment rialzista visto l'aumento di put a strike 3240 e 3100, e lo spostamento del rischio call su strike 3300 e 3400. Ore 9.30
Volumi di apertura e livelli di tolleranza prezzati dal mercato ORE 8.00 Nonostante la frammentazione delle giornate di borsa nel periodo festivo, gli operatori hanno comunque continuato a movimentare posizioni e contratti su tutti i sottostanti. Sulle Mibo, nella giornata del 23 dicembre, chiusura di call 23000 e 24500 ed apertura di put a sostegno del trend, a partire da 23500. Future in netto calo. Stessa cosa su S&P che nei giorni 23 e 26 dicembre, vede la chiusura di call a partire da strike 3250 a strike 3270 ed apertura di un importate pila di call a strike 3300. Sempre in aumento le put a sostegno del trend. La componente future, nonostante i nuovi massimi assoluti è calata notevolmente. Su Stoxx apertura di put a strike 3775 e call a strike 3850. Future in sensibile calo. Anche sul Dax chiusura di call atm a strike 13400 ed apertura di put dietro il prezzo. Da segnalare inoltre nuovi contratti call a strike 13700. Future in netto calo. Da queste frammentate movimentazioni non possiamo che confermare che gli operatori stanno togliendo rischio sul lato call chiudendo le posizioni atm e le riaprono a strike ben più lontani. Di contro, sul mercato, sono usciti moltissimi contratti future probabilmente per normali prese di profitto o perchè non più necessari ai fini della protezione di opzioni scadute o rollate più in alto. Questo è il primo campanello di allarme, ma non la conferma, che il lunghissimo ed estenuante trend rialzista potrebbe iniziare a vacillare. ORE 9.25
Volatilità e range di tolleranza prezzati dal market maker e volumi di apertura. Ore 7.40
Archiviata la trimestrale Dicembre iniziamo ad analizzare le movimentazioni sui future e sulle chain delle opzioni della scadenza Gennaio. Sulle Mibo i grandi volumi espressi venerdì si sono concretizzati in posizionamenti di put a partire da strike 23500 fino a 23000 conferendo alla struttura una impostazione ancora lateral rialzista. Sul Dax invece l'esatto contrario, i tanti volumi si sono concretizzati in grossi posizionamenti di call a strike 13400 e 13700. Vedremo se la view lateral ribassista degli operatori sarà poi confermata dai prezzi. Sullo Stoxx abbiamo una forte concentrazione di contratti put e call ai lati del prezzo con una netta chiusura di 11064 posizioni call a strike 3850 ed un raddoppio delle stesse posizioni a strike 3875. Il cuore del mercato resta comunque confinato tra put 3700 e call 3800. Infine S&p 500 che vede sempre un sostegno del trend da nuovi ingressi di put otm. Sul lato call invece si assiste alla chiusura di posizioni a strike 3250 e 3260 e nel contempo sono state aperte posizioni call a strike 3230 e 3240. ORE 7,00 Eccoci arrivati alla giornata delle tre streghe dove scadono i future, le opzioni sugli indici e le opzioni sulle azioni e, soprattutto termina l'annata borsistica 2019. Passiamo ad analizzare direttamente la scadenza Gennaio visto che Dicembre ormai è arrivata a pochi minuti dalla fine. Alle 9.05 scade il FtseMib, alle 12.00 lo Stoxx, alle 13.00 il Dax ed infine in chiusura di sessione l'S&p500. Sul Dax Gennaio continua il netto posizionamento di put e call sullo stesso strike 13250 lasciando spazio ad un campo di battaglia tra le put a strike 13000 e le call a strike 13500. Sulle Mibo invece nuovi ingressi di put a strike 23000 e call a strike 24000 in funzione di supporti e resistenze. Sullo Stoxx il campo di battaglia è disegnato tra le put 3675 e le call 3775 per poi arrivare alle due altissime pile poste a strike 3800 e 3850. Infine S&P che vede nuovi ingressi di put a strike 3200 e rarefatti ingressi di call a partire da strike 3220 fino ai 2511 nuovi contratti a strike 3300. ORE 9.30
Volumi di aperture e livelli di tolleranza prezzati dal market maker. ORE 8.05 Nonostante manchi un solo giorno alle scadenze tecniche e con un mercato che è da più giorno ingessato sugli stessi livelli di prezzo, gli operatori sul fronte opzioni continuano a chiudere call e ad aprire posizioni di put dietro al prezzo. Vista solo su questa scadenza è chiaro che stanno togliendo rischio sul lato rialzista dei prezzi. Osserviamo quindi anche la scadenza Gennaio per comprendere se il rischio rialzo è stato chiuso oppure semplicemente spostato. Infatti il rischio è stato semplicemente rollato sulle scadenze successive. ORE 9.20
Volumi di apertura sulle chain dicembre e gennaio e livelli di eccesso prezzati dal market maker Ore 8.00 Su tutti i sottostanti per la scadenza dicembre si segnala la solita chiusura di call ed apertura di put. Sembra che gli operatori temano molto di più uno strappo al rialzo che non il contrario. Vedremo comunque se queste posizioni call chiuse su dicembre sono invece rollaggi su scadenze più lontane. Da aggiungere inoltre l'incremento di put itm a strike 3300 su Sp e l'aumento di call itm sulle Mibo a strike 22500. Vediamo le movimentazioni sulle scadenze gennaio per mibo ed eurex e la scadenza marzo per cme. Sulle mibo gennaio importanti ingressi di call a partire da strike 23500 e 24000, frutto di rollaggio con la scadenza in essere. Su Dax call a 13400 e put a 13300. Su Stoxx invece chiusura di call a strike 3800 ed apertura di posizioni a strike 3850. Infine Sp che vede aprire su marzo diverse posizioni in straddle a 3170 e 3190. Sul lato call chiusura di 1037 contratti a strike 3210 ed apertura massiccia a strike superiori. ORE 9.40
Volumi di apertura su Dicembre e Gennaio con pressione, sugli indici europei, sul lato put. Volatilità e range prezzati dal market maker per oggi. Ore 8.00 Su tutti gli indici analizzati sembra che gli operatori vogliano fare una chiusura con il botto. Analizzando gli ultimi due giorni di contrattazione si ossevano nette chiusure di posizioni call ed aperture di posizioni put non dovrebbero lasciar spazio a molti dubbi. Analizzando comunque le scadenze gennaio per idem ed eurex e marzo per Cme è ben visibile come le opzioni chiuse su dicembre sia in realtà state rollate alla scadenza successiva. Riprendiamo ad analizzare il piccolo Stoxx50 guardando la scadenza gennaio e la importante trimestrale marzo sia nei parziali che nei totali. ORE 9.30
Volumi Dicembre e Gennaio e livelli di tolleranza calcolati sulle volatilità prezzate dal market ORE 7.30 Eccoci arrivati al primo giorno dell'ultima settimana borsistica dell'anno. Sui vari sottostanti stanno iniziando i rollaggi dei future, dicembre su marzo, e gli operatori iniziano a tirare le somme ed i bilanci operativi. Andiamo quindi a vedere gli ultimi posizionamenti. Sulle Mibo, oltre a segnalare un sensibile aumento di contratti future, vediamo gli operatori piazzare 1090 contratti call a strike 24000 e 733 a strike 25500 deep otm. Sul Dax uguale aumento di contratti future ed ingresso di call strike 13600 e 13700. Al contrario, su S&p i future diminuiscono poichè tendenzialmente sui mercati americani i rollaggi vengono anticipati di una settimana, e sul comparto opzioni, oltre che nuovi contratti put in area supportiva a 3100 e contratti call a partire da 3200 per arrivare fino a +1671 contratti a strike 3300, notiamo da giorni la costruzione di uno straddle in area 3150. Infine il Nasdaq dove le call vengono chiuse ed aumentano invece le put. ORE 9.30
Volumi di apertura su dicembre e gennaio e livelli di tolleranza prezzati dal market in apertura. ORE 7.30 Fine settimana scoppiettante con la risoluzione temporanea di due importanti questioni: voto Brexit e dazi Usa-Cina. Sull'ennesimo tweet di Trump tutti gli indici sono schizzati al rialzo, gli europei toccando massimi relativi e gli americani invece massimi assoluti. E' interessante vedere come si sono comportati gli operatori a fronte di queste importanti news driven. Su Idem ed Eurex è significativo l'aumento di contratti future a protezione di posizioni call in sofferenza. Al contrario sul Cme si registrano, a fronte di massimi assoluti, chiare prese di beneficio e nette chiusure di contratti future. E' da ricordare come ormai questi mercati, sulla scadenza Dicembre, si trovino ai margini del lato call della funzione di ripartizione, in chiaro ipercomprato ed a circa 80% di posizioni itm. Sappiamo però che sulla scadenza Gennaio è stata alzata l'asticella spostando il crossover ancor più sulla parte alta dei prezzi cercando di riposizionare i portafogli messi in difficoltà da questa lunghissima serie di rialzi che va avanti ormai da mesi. Passiamo ora al mercato delle opzioni. Sul Dax apertura di molte put da strike 13100 a strike 12900, chiusura di call a strike 13300 e massiccia apertura di nuovi contratti call a 13400. Sulle Mibo alleggerimento di put a strike 22000 e fuga di call dallo strike 23500. Di contro nuove aperture put a strike 23000. Su S&p chiusura di call a strike 3160 ed apertura di put a strike 3150 e 3160. Primo livello di resistenza segnato da nuovi ingressi di call a strike 3180 e poi 3200. Su Nasdaq chiusura di call a 8450 ed importante apertura di posizioni, sempre call, a strike 8500. Da una prima veloce lettura sembrerebbe che gli operatori del Cme stiano già prezzando questa area come ipercomprato alleggerendo di fatto le posizioni in future e inserendo call a strike appena sopra al prezzo spot. Al contraio sugli indici europei, il fatto che i future sono aumentati e rimasti quindi a mercato, fa pensare che ci potrebbe essere ancora ulteriore spazio di salita. Cercheremo di capire, sia dai profili volumetrici che si svilupperanno in giornata, sia dalle movimentazioni della chain delle opzioni, le intenzioni degli operatori. Se prenderanno profitto su un bottom superiore oppure riposizioneranno i portafogli su un bottom inferiore. ORE 9.30
Volumi di apertura e range di volatilità prezzata dal mercato per oggi. Ore 7.30 Situazione piuttosto liquida su tutti gli indici azionari e le relative chain delle opzioni. Anche ieri gli operatori, nelle aree di massimo relativo, hanno alleggerito i portafogli chiudendo moltissimi posizioni future: -11.397 contratti il Dax, -4.788 sul Fib, -61.110 su S&p e -2.381 contratti su Nasdaq. Questo la dice lunga sulla incertezza che regna sui mercati. Anche sulla chain delle opzioni, nonostante i brillanti scambi volumetrici testimoniati dall'istogramma nero dei quattro indici, le chiusure di contratti sono state ben maggiori delle nuove aperture, soprattutto sul lato call, mantenendosi però ad una discreta distanza sul lato put e lasciando ai prezzi movimenti in trading range piuttosto ampi. Non resta che aspettare le evoluzioni dei prossimi giorni: votazioni in Uk e dazi Usa-Cina. ORE 9.20
Volumi di apertura con movimentazione sbilanciata sul lato call e range di tolleranza prezzato dal mercato. |
Bruno NappiniOpzioni e future Archivi
Settembre 2020
Categorie |