I prezzi future, come era prevedibile, non sono rimasti fermi e dal livello sensibile dei 21000 dove c'erano importanti open interest di put si sono rapidamente mossi di 900 punti. Da segnalare il calo di circa 8% della volatilità implicita otm che si attesta comunque a 26, valore non altissimo ma sopra la media di periodo.
Nella giornata di ieri gli operatori hanno approfittato del rimbalzo per chiudere su Giugno put 22000 ed aprire call a strike 22500. Su Luglio le call sono state ignorate e la movimentazione è stata esclusivamente sul lato put con chiusure a 22000 e 21000 ed aperture importati a 19000 e 20000. Simile anche Settembre con apertura di put 20000 e call 24500. Volumi importanti, oltre 80mila che hanno prodotto un piccolo aumento di open interest arrivato a quasi 70mila contratti. Mercato quindi fondamentalmente in mano ai day trader che aprono e chiudono le posizioni in giornata. Gli scenari quindi sono tutti aperti e probabili. Dati di Borsa Italiana.
Future Giugno calo del 4,07%. Massimo 21665 e Minimo 21025. Indice di volatilità a 30 giorni al 28% 93.973 volumi di contrattazione. Cifra Monster che però ha creato soltanto un aumento di appena 174 contratti/open interest che passano da 69116 a 69290 e che denota che la giornata di ieri è stata caratterizzata da aperture e chiusure di contratti in giornata e dominata dai day trader. Gli operatori di posizione non hanno preso e mantenuto a mercato nuovi contratti.. Movimentazione del mercato delle opzioni sulle tre scadenze Giugno - Luglio - Settembre costantemente sbilanciata sul lato put su quasi tutti gli strike passando dall'Otm all'Atm per finire addirittura alle posizioni Itm. Funzione di ripartizione che a 21000 ci indica che il 70% di put sono diventate ITM. Bene, detto tutto questo, nonostante i forti e rapidi movimenti dei giorni scorsi non è difficile prevedere che i prezzi non rimarranno a lungo su questi livelli ed il livello grafico fara da spartiacque per un movimento futuro che potrebbe essere al rialzo come al ribasso. Personalmente entrerò sulla scadenza settembre comprando put e call ad almeno 1000/1500 punti di distanza dal prezzo attuale e mettendo in piedi nuovamente un long strangle cercando di prendere profitto dal movimento atteso. Queste sono occasioni ghiotte e ricordo che i target minimi del movimento al ribasso ed al rialzo sono inquadrabili graficamente tra i 19700 ed i 23100 come confermato anche dal lancio Montecarlo a 30 gg. Dopo il ribasso dei giorni scorsi avvenuto con aumento di volumi e diminuzione di open interest sul future e l'affondo di ieri andiamo a vedere come si sono mossi gli operatori di borsa.
Da segnalare la formazione di una value area di un certo spessore fra 21750 e 22000. Nel range di questi 250 punti sono stati scambiati quasi 40000 volumi che hanno prodotto, dopo sette giorni di calo, un aumento di open interest sul future che passa da 68217 a 69116. Di contro sul lato opzioni sono state movimentate quasi esclusivamentee le put, sia con rollaggi laterali che con nuovi ingressi dietro al prezzo. Operativamente cercherò di comprare put otm sulla forza e longare il future sulla debolezza, utilizzando stop ravvicinati esclusivamente sul future. Aggiornamento operativo.
Oggi, non riuscendo a stare fermo, ho chiuso tutta la parte put della strategia portando tutto ampiamente sopra lo zero. Sono uscito in vendita di 3 put 21500 al prezzo di 400 incassando un .gain di 1155. Al momento la posizione rimasta a mercato è composta da due long call 24000 e quattro long call 25000, tutte su scadenza giugno. Le lascerò scadere facendoci operazioni short con il future perchè ormai il loro lavoro lo hanno ampiamente svolto. Sotto il pay off e le operazioni a mercato. Operativamente, senza uso di indicatori, cicli, gann e quant'altro ma soltanto seguendo i flussi di denaro, volumi ed open interest, questo è il quadro della movimentazione del portafoglio ad oggi sulla strategia giugno aperta solo in acquisto utilizzando un plafond di spesa di poco più di 2000 euro ed iniziata quando i prezzi hanno battuto sul primo livello sensibile a 23095 e modificata successivamente a 24035.
Ieri ho provveduto a chiudere due put 22000, nei giorni passati, facendo qualche errore, ma non troppo, ho chiuso 4 call 24500 e 2 put 22500 movimentando contemporaneamente alcuni minifib che ricordo che hanno valore di +/-0,4 di delta vs 1 opzione. Di seguito le operazioni chiuse e il portafoglio che attualmente è costituito da 3 long put 21500, 2 long call 24000 e 4 long call 25000. Al momento il pay off è completamente sopra lo zero, vedremo nei prossimi giorni di sfruttare altri movimenti per chiudere decorosamente anche questa scadenza. La giornata del 25 maggio è stata caratterizzata da un bel movimento direzionale con un importante picco di volatilità. In chiusura i prezzi hanno perso più del 2% andando a toccare un minimo importante a 21985 in un classico spike da panic selling. D'altronde con gli importanti numeri di open interest che ha prodotto il mercato negli ultimi 15/20 giorni, come abbiamo più volte sottolineato, c'era da aspettarselo. Ma veniamo ad analizzare come si sono comportati gli operatori. Sul fronte future c'è da segnalare un importante livello di volumi, 54974, che hanno prodotto una sensibile diminuzione di open interest del future, portandolo a quota 68217. Dai massimi di prezzo, 24180 fatti 15 giorni fa, che coincidevano con i massimi di open interest con 80663 contratti a mercato e che servivano per coprire la immensa quantità di call che erano diventate itm, gli operatori hanno pian piano smontato la posizione chiudendo ben più di 12000 contratti poichè i prezzi erano rientrati all'interno della curva di indifferenza rappresentata dal +/- 40% della funzione di ripartizione. Attualmente,a 22285 punti future, ci troviamo sul lato put della ripartizione, ovvero il lato sinistro, In questa area ci sono almeno il 45% di put che sono diventate Itm, mi aspetto quindi una reazione degli operatori che, dovranno entrare in protezione con i futures, rollare le posizioni di strike e scadenza e contemporaneamente seguire il trend con nuovi ingressi di Call dietro i prezzi. Se verranno soddisfatte queste condizioni è molto probabile che i prezzi possano tentare un affondo in area 21000 dove le put Itm saranno circa il 70% Vediamo comunque cosa è stato movimentato sulle tre scadenza Giugno, Luglio e Settembre. Su Giugno si assiste alla chiusura di 582 contratti put a strike 21000 e all'apertura di 982 put su strike 22500 e 536 call su strike 23000. Su Luglio salta all'occhio la importante chiusura di più di mille posizioni put a strike 22000. Su Settembre, al contrario, sono stati aperti più di 4000 contratti put su strike 22000 e 20000. La funzione di ripartizione su Giugno ci fa vedere che gli operatori sono riusciti nel corso della settimana ad abbassare dal 30% al 23% il livello di opzioni itn sul crossover put e call e di conseguenza portare lo strike 22500 al 43% e 22000 al 53%. Il cumulato totale della scadenza Giugno ci riporta una figura simile ad un grande straddle con il verti a 22500/23000 dove si trovano 12918 put e 9763 call. Per la settimana prossima mi aspetto comunque un aumento di volatilità con range di prezzo importanti, lo spartiacque sarà lo strike 22000 che potrà far partire un movimenti di almeno mille punti, o al rialzo o al ribasso, le cui condizioni sono state spiegate sopra La giornata di ieri è stata caratterizzata da un'apertura sui massimi ed una chiusura sui minimi.
Graficamente la distribuzione dei 40mila volumi scambiati ha assunto una sorta di forma platicurtica bimodale: due le aree interessate, 22980 e 22770. C'è da far notare che tutte questa movimentazione estesa in un range di prezzi di circa 500 punti, è servita principalmente per chiudere contratti a mercato, ovvero l'open interest, dai suoi massimi di circa 80mila, è adesso sceso circa 72mila contratti. La flessione dell'open interest è avvenuta in concomitanza della discesa dei prezzi ed al loro rientro all'interno della gaussiana della ripartizione. Sul fronte opzioni quello che balza agli occhi è la chiusura di tantissimi contratti call in area 23500 e 25000 e molti contratti put in area 22500 - 21500 su Giugno e Settembre. Di contro su Luglio si assiste ad un importante ingresso di 1000 contratti put su strike 22000. E' palese che è un mercato che ha il suo punto swing a 22500 e solo se i prezzi arriveranno a quei livelli comprenderemo se partirà un trend diretto in area 21/21500 dove ci sono circa il 70% di put a mercato oppure rientrerà nel trading range intorno tra 22750 e 23500. La giornata del 23 maggio è terminata con un ribasso del 1,29% . Dopo aver battuto il minimo a 22740 i prezzi si sono riportati in chiusura a 22940.
Dopo un movimento del genere, supportato da 47705 volumi di contrattazione, mi aspettavo anche un sensibile movimento degli open interest del future. In realtà sono rimasti sullo stesso numero di 75516 contratti di ieri, chiaro segnale che ancora gli operatori, sia chi compra e sia chi vende, sono rimasti dentro al mercato con le stesse contrapposte aspettative, chi in vendita e chi in acquisto. Attualmente l'unica movimentazione degna di nota ce la fornisce il mercato delle opzioni. Sulla scadenza Giugno grandi movimenti sulle call 23500 e 25000 con apertura di più di 2600 contratti. Stessa cosa sul lato put dove gli open interes sono aumentati sullo strike 20500 di circa 1104 contratti. Sulla scadenza Luglio invece si assiste ad una timida chiusura di put a strike 23000 ed aoertura di più di 2000 nuovi contratti tra 21000 e 20000. Su Settembre invece gli operatori si sono concentrati sulle Call 24000 entrando con 1599 nuovi contratti e sulle put 21500 e 21000 con circa 1000 contratti. Dopo un mese che il mercato lavorava solo strike atm movimentando di conseguenza il future a copertura, finalmente si riesce a vedere qualche ingresso di opzioni sugli strike otm, quelli che ci servono per definire il terreno di battaglia degli operatori. Possiamo quindi definire i seguenti livelli determinati dall'ingresso di denaro: Down lato put 22500 - 22000 e Up lato call 24000 - 25000. Anche un lancio Montecarlo conferma che i prezzi, dovrebbero rimanere all'interno della deviazione standard, tra 22000 e 24000, con il 70% di probabilità fino alla scadenza prossima. E' comunque un mercato da prendere veramente con le molle, mai visti così tanti open interest sul future, e questo potrebbe dare luogo a movimenti rapidi e profondi, da una parte all'altra dei prezzi. Veramente ben poco da segnalare. Situazione di attesa.
Mercato delle opzioni rientrato all'interno della ripartizione dove vengono minimizzate le posizioni Itm. Open Interest del future in sensibile calo da ormai tre giorni di almeno 5000 contratti ma comunque con numeri, 75768 contratti a mercato, sempre piuttosto importanti. Cumulato delle opzioni sulla scadenza Giugno con area 23000 dove insiste un sostanziale equilibrio fra put e call, 8782 Put e 7809 Call. Strike 22500 dove insistono la bellezza di 12364 open interest di put: sarà questa l'area che se toccata farà partire un movimento in trend? Le immagini parlano da sole: La giornata di lunedì 21 maggio sia a livello di prezzi che a livello di volumi ed open interest ci lascia con un nulla di fatto.
Apertura a 23070, massimo a 23420, minimo a 22940 e chiusura a 23070. Per quanto riguarda gli open interest del future c'è da segnalare il primo giorno di flessione, da 80669 a 79802. Niente di che visto che ancora i numeri assoluti risultano essere particolarmente elevati. La movimentazione delle opzioni sulle varie scadenza è stata pressochè nulla se non la chiusura, solo sulla scadenza Giugno, di 2130 contratti Put a strike 21000 e apertura di 1760 contratti Call a strike 23500/24000. Ricordo nuovamente che gli operatori sono riusciti a riportare il rapporto prezzi future e opzioni per strike all'interno della funzione di ripartizione che evidenzia come il crossover fra pur e call si trova al livello di 23000 e rappresenta "solo" il 30% di put e call che sono diventate ITM. Attenzione va rivolta alla inclinazione particolarmente ripida, sia per le put che per le call, delle linee della ripartizione. Infatti bastano solo 500 punti, 22500 o 23500, che le opzioni, o put o call, diventano ITM per il 42% del loro totale. A questi livelli assisteremo probabilmente a forti accelerazioni dei prezzi. |
Bruno NappiniOpzioni e future Archivi
Settembre 2020
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