Come prevedibile la giornata del 7 marzo, in occasione della conferenza stampa di Mario Draghi e della comunicazione di un nuovo Ltro a due anni e non, come si aspettavano i mercati, a quattro, ha portato notevole volatilità agli indici che dopo aver strappato al rialzo si sono rimangiati tutto chiudendo in territorio negativo.
Su tutti gli indici azionari è evidente come la componente future sia sensibilmente aumentata con conseguente aumento di contratti in opzioni ai lati del prezzo. Unico indice a non rispettare questa movimentazione è stato il Ftsemib che, a fronte di un aumento di open interest del future ha visto una chiusura massiccia di molte opzioni, sia call a strike 20500/21000 che, in maggioranza put. a strike 19500. Su Stoxx aumento di put a 3200 e 3250, chiusura call a 3300 ed apertura di nuove posizione a 3350 e 3375. Su Daxx invece nuovi posizionamenti di put a 11000 ed 11350 e di call a strike 11500 Discorso a parte merita il Bund marzo che ha rotto inarrestabile i massimi degli ultimi giorni appoggiandosi in chiusura preciso sullo strike di call 164.50. In questo caso notiamo una netta chiusura di contratti future ed un forte aumento di posizionamento di put a strike 163.00 e di molte call sia Itm che a strike 164,50. Ci aspettano ancora giornate con aumenti di volatilità e movimentazioni impulsive dei prezzi, occorrerà un pò di tempo per far sedimentare la polvere e comprendere meglio i nuovi posizionamenti nei vari mercati. Lascia una risposta. |
Bruno NappiniOpzioni e future Archivi
Settembre 2020
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