Il grafico volumetrico ci conferma una distribuzione dei valori bimodale, in alto in area 20580 ed in basso in area 20450.
Tale distribuzione bimodale dei valori appare ancora più evidente nel cumulato volumetrico verde che definisce con estrema precisione le aree di supporto e di resistenza, o per meglio dire, le aree di ingresso di nuovi contratti future e le aree di chiusura dei contratti future.: 20690 e 20290. Infatti, ormai dal giorno 17 agosto è evidente come gli operatori, all'interno del range 20800 e 20200, entrino a mercato nella parte alta del range e chiudano le posizioni nella parte bassa. Anche ieri sul livello 20600 i volumi di contrattazione si sono concretizzati in open interest che sono schizzati dai precedenti 91507 agli attuali 95746. E' evidente dunque che gli operatori entrano a copertura della componente put che è già itm per circa il 50%. Sul mercato delle opzioni, a conferma di quanto abbiamo evidenziato sopra, segnaliamo, su settembre, le chiusure di contratti put a 20500 e 18500, mentre su ottobre assistiamo all'apertura di posizioni call a 21000 e 23000, ma ancora più interessante è il mese di dicembre, dove, oltre alla chiusura di call a 21000 e della posizione in straddle a 16000 e 17000, si assiste all'ingresso di 1000 contratti put a strike 21000. Ricapitolando: mercato fortemente sbilanciato al ribasso con gli operatori che sono obbligati a coprire posizioni put che stanno diventando itm, open interest del future talmente alto che solo per veloci ricoperture potrebbe far schizzare i prezzi da una parte o dall'altra, volatilità storica ed implicita relativamente bassa, mercato delle opzioni che preferisce chiudere put sotto i prezzi sulla scadenza breve ed aprire call otm e put itm su scadenze lontane. Sembra tutto pronto. Lascia una risposta. |
Bruno NappiniOpzioni e future Archivi
Settembre 2020
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