Dopo il ribasso di ieri e l'arrivo dei prezzi intorno ai 21300 andiamo a vedere come si sono mossi gli operatori.
Innanzitutto c'è da ricordare come l'area di confort è tra 21500 e 23000, oltre quei livelli si passa, solo per la scadenza di settembre, ad oltre il 50% di opzioni che rischiano di diventare itm. Su Luglio ed Agosto si sono invece mantenuti piuttosto lontani ed il primo strike di put di un certo livello lo si trova a 20000. Ed è infatti solo sul mese di Settembre che ci sono state movimentazioni di open interest sia delle opzioni che del future. Luglio ed Agosto sono state invece ignorate dagli opzionisti che hanno movimentato pochissimi contratti. La rottura di area 21500, è avvenuta con circa 26mila volumi di scambio che, per la prima volta da almeno dieci giorni, ha provocato un aumento di open interest di un migliaio di contratti, passando da quota 43mila a quota 44mila. Anche sul mercato delle opzioni, e solo sulla scadenza Settembre, c'è stato un aumento di ben 2057 contratti put sullo strike 20000. Questi sono i primi indizi che i prezzi nei prossimi giorni difficilmente rimarrano fermi e di conseguenza la volatilità implicita e la volatilità storica potrebbe aumentare. E' lecito pensare che, essendo in area di supporto, i prezzi potrebbero rimbalzare, ma, visto che sulle scadenze Luglio ed Agosto, non abbiamo livelli di put se non a 20500 e 20000, è consigliabile prestare la massima attenzione e, se direzionali, attendere conferme e non anticipare il mercato. Differente discorso invece per chi fa trading di volatilità con le opzioni e che dovrebbe già da oggi trovare buone occasioni di ingresso a mercato. Lascia una risposta. |
Bruno NappiniOpzioni e future Archivi
Settembre 2020
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